UNIRSM Design Workshop San Marino Design Workshop 2021

Velocità e lentezza. Progetti trasversali.

Docente

Andrea Militello, Stefano Luca, Andrea Cero

Comporre, intonare e accordare sinfonie per l’abitacolo del futuro.

Il suono del motore gioca il ruolo da protagonista nel qualificare l’esperienza di guida e l’identità del marchio. Con vibrazioni che scuotono corpo, sensi e adrenalina. Insieme ad altre voci di interruttori, leve, cerniere, attriti, che ogni pilota vuole sperimentare, per appropriarsene. 

Contribuire al progetto di un nuovo sistema sonoro complesso, orchestrale e sinfonico, per l’automobile elettrica del prossimo futuro è una delle nostre sfide.

Docente

Emma Clerici e Manù Bonaiti

Materiali e finiture per nuovi scenari di progetto.

Abbiamo affrontato con gli studenti i temi del tempo e della circolarità confrontandosi con materiali inusuali, provenienti da differenti ambiti disciplinari. La scelta dei materiali stimola determinati processi e influenza la progettazione degli oggetti che, a loro volta, influiscono sulle comunità locali e globali in termini di linguaggi estetici e sensibilità. 

Il risultato è un metaprogetto che sia prodromico di un prodotto che verrà. Quasi un “prodotto vivente”, che deve essere pensato e concepito velocemente in 5 giorni ma che può e deve evolversi seguendo le sue intrinseche caratteristiche.

Di cosa è composto questo artefatto? Dove e per chi viene realizzato? Quali sono le sue principali proprietà? Qual è il suo circolo di produzione, uso e smaltimento e impatto? Come si comporta nell’interazione con l’uomo?

Sono stati realizzati progetti aperti al territorio, sensibili rispetto all’uomo, che si definiscono per qualità leggere e discrete, dove la definizione della forma può essere accessoria.

Docente

Wanda Moretti

Capire lo spazio attraverso i movimenti dei corpi.

È un workshop teorico/pratico sulla progettazione del movimento che affronta il tema della relazione fra corpo e opera d’arte, fra corpo e spazio e i tanti possibili corpi.

Gli studenti sono chiamati ad agire e pensare attraverso il movimento, dal primo giorno il gesto della mano è stato il punto di connessione tra il segno e il progetto motorio.

Il corpo diventa protagonista e strumento di indagine, portatore di conoscenze e forme di apprendimento ci conduce attraverso lo spazio permettendoci di usare parametri diversi dal solo sguardo o dal nostro bagaglio culturale. 

Il segno scritto così orientato produce lo spazio che vogliamo. La scrittura su carta diventa il progetto al quale affidiamo il movimento e con questo si compie un processo di scambio neuronale utile a connettere i due diversi linguaggi.

Gli studenti si riscoprono designer di movimento. A partire dalle loro competenze specifiche trovano attraverso questo progetto didattico gli strumenti per entrare in relazione con lo spazio.

Docente

Filippo Mastinu

Costruire e aggiustare oggetti lenti.

Cosa abbiamo fatto in questa settimana? Abbiamo rovesciato sui tavoli decine di oggetti tutti diversi, trovati o conservati a caso: qualche sedia rotta, due remi di un canotto, un vecchio cavallino a dondolo a pezzi, parti di mobili, cianfrusaglie insomma. Robe da buttare che per qualche motivo nessuno aveva ancora buttato via.

Abbiamo chiuso gli occhi. Qualcuno ha sognato… altri meno. Dopo aver riaperto gli occhi, con spirito libero, ognuno si è preso qualche pezzo e immaginato una storia.

Li abbiamo tagliati, incollati, levigati, impagliati, legati, colorati, trasformati, fritti, stuccati, lucinati, laccati, impregnati, saldati, rafforzati, assemblati, rigirati, deformati, verniciati, tappezzati.

Sono nati decine di oggetti nuovi, molte storie, altre chance per vecchia robaccia. Ogni nuovo oggetto nato racconta una nuova incredibile storia e avrà una nuova lunga vita da vivere.

Tutto questo condividendo esperienze e osservando il lavoro degli altri. 

Qualche risata.

Siamo soddisfatti.

 

Docente

Pietro de Tilla ed Elvio Manuzzi

NOEUMENO VRUUUMM

Non c’è un itinerario da seguire. 

Ci siamo lasciati ispirare da ciò che ruota intorno all’evento del Gran Premio di Motociclismo che si corre
nel Circuito di Misano. 

Meta di appassionati della velocità che da tutto il mondo invadono la quiete di un piccolo paese e dei suoi abitanti.

Il confine e il limite di questo momento straordinario hanno attirato i nostri sguardi e sono diventati il cuore della nostra osservazione. Il nostro sguardo si è così spostato dal centro a ciò che gli sta attorno. Il suono che si propaga dalla pista ci ha portati nei piazzali antistanti, nelle case, nei negozi, nei parcheggi dei camion. Gli incontri con le persone che li abitano, con gli oggetti che li popolano con le voci e le immagini che li raccontano hanno dato forma a quella piccole Storie che sono sempre contenute in una più grande Storia Presente.

Così il puzzle ha preso forma in una combinazione di singoli pezzi osservati che uniti ci restituiscono una delle possibili immagini della realtà.

Docente

Agostino Riitano e Danilo Silvestri

La cultura non isola.

Nel contesto di Procida Capitale della Cultura Italiana 2022, sono stati creati tre concept che sperimentano forme
di segnaletica con materie prime del luogo. La segnaletica non è intesa in modo classico ma si origina e tocca diversi campi del design. Dal design della comunicazione al design di comunità, dal design del territorio al design di sistemi e di processi partecipativi.

La sfida per gli studenti è stata creare tre proposte di segnaletica nel giro di quattro giorni. Il workshop si è svolto nel seguente modo: lunedì lezione base; martedì analisi; mercoledì mappatura, giovedì pianificazione dell’idea, venerdì documentazione e sabato presentazione.

Docente

Bianca Carague e Matilde Patuelli

Worldbuilding starts with world seeing.

The workshop FICTION/REALITY took designing fictional planets as a starting point for understanding and translating how the participants see and feel the world around them. It involved prototyping and storytelling as tools for critical self-reflection.

Through unconventional research tools, the participants were encouraged to use fiction to open up possibilities for and conversations about real-world futures.

A critical part of the design practice is understanding from which perspective the designer designs from. The workshop began with students choosing a fictional planet, each with a unique scenario: a planet where everyone is allergic to water, another where people can only walk in a straight line, one where people can teleport and one where people shrink when angry. From there, they developed their planets – from fashion and architecture to the economy and how relationships work. Combining fast and slow, intuitive and structured ways of building a fictional world, a philosophy emerged from each planet. The participants realized that each world is a reflection of the real one and the way that they feel about it.

Docente

Luis Sal

Gioco e ironia nelle forme di comunicazione esperienziale della rete.

Ciao mi chiamo Luis e il motivo per cui mi alzo al mattino, sono i video.
Ho aperto la mia casa di produzione video e realizzo spot pubblicitari, format, cortometraggi per me, per clienti
e per il pubblico, per divertimento, per denaro e per piacere. Voglio rispettare lo spettatore e il tempo che gli rubo, perciò, la velocità, la sincerità e la chiarezza sono sempre presenti nelle mie creazioni. Frenesia, attenzione, focus sul risultato e non sul lavorare come bisogna, ma sul come funziona, ricavando il miglior risultato possibile con pochi strumenti sono i punti che voglio trasmettere in questo workshop.

Ho diviso i 22 ragazzi in 7 gruppi / Abbiamo scelto assieme un prodotto “vecchio, complicato, noioso” da comunicare: LE CARTE / Io sono il cliente confuso e non so A CHI, DOVE E COME COMUNICARE il mio prodotto CARTE DA GIOCO “DAL NEGRO” / Ognuno dei 7 gruppi mi mostrerà la retta via, realizzando un video promozionale per il mio prodotto, dicendomi a chi sarà diretto e su quale piattaforma verrà pubblicato.

Nel corso del workshop, ho condiviso i procedimenti e i metodi che utilizzo quando lavoro a progetti come questo. Ho mostrato esempi di lavori simili
ai quali ho lavorato di recente.
E ho lasciato che il lavoro prevalesse sulla teoria perché ritengo che l’azione sia il metodo più efficace per i ragazzi per capire quale strada funziona e quale no.
Il Luis professore ha incoraggiato e aiutato i ragazzi a raggiungere più velocemente il loro obiettivo mentre il Luis committente ha assegnato scadenze e richieste aggiuntive. Il risultato desiderato, sono dei ragazzi, delle ragazze e un Luis molto convinti del RISULTATO. Un video che sappia prendere, mantenere e rispettare l’attenzione dello spettatore, promuovendo in modo efficace il prodotto (carte da gioco “dal negro”).