Corso di Laurea Triennale in Design
Docente
Elena Brigi
Collaboratore
Margo Lengua
Obiettivi
Obiettivo del corso è fornire agli studenti i lineamenti teorici, storico-critici, metodologici e contestuali della storia del disegno industriale. Le lezioni affrontano le vicende del disegno industriale, in sequenza cronologica e tematica, relative a differenti temi progettuali in grado di illustrare alcuni nodi teorici e critici.
Sarà dato ampio spazio ai protagonisti, alle correnti e alle scuole più significativi, oltre al ruolo avuto dall’industria, dalla distribuzione commerciale, nonché dalle innovazioni tecnologiche.
Sarà studiato pertanto, il passaggio tra progetto e prodotto evidenziando i processi costruttivi, tecnologici e promozionali attraverso la lettura tipologica e morfologica dei prodotti, con riferimenti costanti al sistema socio-tecnico nel quale si sono evoluti. Saranno messe in luce le teorie che hanno avuto un peso fondamentale nel concepimento del prodotto industriale e della sua affermazione come simbolo di modernità.
Descrizione
• Presentazione del corso: definizione del termine ‘design’; definizioni della disciplina del disegno industriale; strumenti per la ricerca.
• Introduzione alla storia del disegno industriale: dai primi casi di ricerca di codificazione dei processi produttivi seriali degli oggetti, contraddistinti da valori estetici e funzionali nell’antichità, alla definizione delle leggi delle Arti e Mestieri nella città rinascimentale.
• Concetti fondanti del design: tipizzazione, unificazione, standardizzazione.
• Il modello e la sua duplicazione: la stampa.
• L’affermazione del ruolo del disegno nelle accademie e la separazione tra invenzione e produzione nelle Manifatture reali.
• Encyclopedie di Diderot e D’Alambert.
• La Rivoluzione Industriale.
• La rivoluzione conoscitiva e di gusto nel Settecento e il nuovo ruolo delle arti decorative: dalla conservazione della tradizione artigianale, all’innovazione delle arti industriali nell’espansione del mercato nel XVIII secolo: Chippendale, Sheraton, Adam. Wedgwood, Boulton.
• Le Esposizioni Universali.
• Il rinnovamento delle arti decorative del XIX secolo. Critica al sistema produttivo industriale: Christopher Dresser, William Morris e le associazioni delle Arts & Crafts. La produzione di arredi e suppellettili in epoca Biedermeier.
• Michael Thonet.
• Le nuove fonti energetiche e le nuove occasioni del progetto; Il mondo degli oggetti dall’artigianato all’industria agli inizi del XX secolo: Art Nouveau.
• Il Werkbund tedesco. Peter Behrens e la dimensione di modernità: il caso AEG.
• Arte, architettura, arti decorative: storicismo, avanguardie artistiche. Il Movimento Moderno e la scuola della Bauhaus.
• Il design organico scandinavo e i suoi protagonisti.
• Dall’Art Decò al funzionalismo. Le Corbusier.
• Il design americano: la comunità Shakers; brevetti e il metodo americano. Ford e il taylorismo. Dallo Streamline alla nascita di un nuovo linguaggio.
• Charles e Ray Eames e il furniture design.
• Il disegno industriale come professione: l’affermazione della professione del designer e la ricostruzione dopo la Seconda Guerra Mondiale.
• Il design italiano 1: tra Ottocento e Novecento.
• Il Futurismo, il mito del primato e gli anni a cavallo della Prima Guerra Mondiale. Dalle Esposizioni delle Arti Decorative di Monza alle Triennali milanesi prima della Seconda Guerra Mondiale.
• Il design italiano 2: la ricostruzione del paese dopo la Seconda Guerra Mondiale. Un caso particolare, Olivetti: dalla tradizione meccanica all’innovazione elettronica.
• Il design italiano 3: i protagonisti, dai maestri del Bel Design all’arrivo della contestazione. Un caso particolare: Dino Gavina, un’industria di idee.
• Il design italiano: gli anni Ottanta e l’internazionalizzazione del design italiano. La fine del secondo millennio e l’inizio dell’era dei Makers.
Modalità di esame
I criteri di valutazione si basano sul grado di conoscenza degli argomenti trattati nelle lezioni e appresi grazie alla bibliografia fondamentale e di approfondimento, al materiale iconografico prodotto per le singole lezioni (lezioni pdf), ai testi messi a disposizione (estratti di libri, articoli riviste, etc.).
Modalità di esame
1. prova in itinere scritta sulla prima parte del programma.
2. esercitazione ‘100+1 designer oggi’. L’esercitazione consiste nella realizzazione di un sedicesimo in formato A5, secondo un template che verrà appositamente assegnato, il cui contenuto affronta secondo una determinata scaletta di argomenti il lavoro del designer scelto. L’esercitazione può essere svolta da soli o in gruppo, max 2 persone. Nel corso delle lezioni verranno comunicate informazioni maggiori sulla esercitazione. Consegna tassativa, in formato digitale entro e non oltre una settimana prima della data dell’appello d’esame.
3. prova orale finale verterà sulla seconda parte del programma (bibliografia, lezioni, testi aggiuntivi) e sulla presentazione dell’esercitazione (consegna esercitazione in formato digitale e in forma cartacea secondo le indicazioni fornite).
Durante la prova orale sarà possibile recuperare l’eventuale valutazione negativa della prova scritta.
La prova in itinere e la prova orale sono funzionali alla verifica delle capacità di relazione tra le diverse parti del programma svolto, oltre a misurare anche le capacità di esposizione di ogni candidato.
Bibliografia
La bibliografia sarà integrata durante il corso con indicazioni specifiche sugli argomenti trattati.
• Dardi, Domitilla e Vanni Pasca, Manuale di Storia del design, Silvana Editoriale, Milano 2019.
• Maldonado, Tòmas, Disegno Industriale, un riesame, Feltrinelli, Milano 1999 (1976).
• Vercelloni, Matteo, Breve storia del design italiano, Carrocci, Roma 2024 (2008).