Corso di Laurea Triennale in Design
Docente
Orsetta Rocchetto
Collaboratore
Federico Giustozzi
Prerequisiti
Il Corso non ammette prerequisiti. Considerata l’eterogeneità della preparazione degli studenti, le prime lezioni del laboratorio sono orientate a riprendere confidenza con la matita esercitando lo stretto rapporto che ciascuno di noi ha, fin da piccolo, tra occhio, mano e testa nell’elaborare dei segni sulla pagina bianca.
Obiettivi
Il corso introduce lo studente alla pratica del disegno. Lo studente acquisisce la capacità di rappresentare, riprodurre, rendere visibile, attraverso codici e convenzioni, ciò che sta osservando o immaginando.
Descrizione
Il disegno, strumento di elaborazione del pensiero, è per il progettista il linguaggio con cui trasmutare (Eco, 2003) le idee, verificare le intuizioni e raccontare la dimensione qualitativa degli oggetti e degli spazi. “Forma di apprendere, comprendere, comunicare, trasformare” (Siza, 1997), la pratica del disegno rende il progettista “sperto, pratico e capace di molto disegno entro la sua (n.d.r) (tua) testa” (Cennini, 1390).
Acquisito il controllo della matita mediante esercizi di base, il disegno è indagato come strumento di conoscenza, metodo per osservare e comprendere le cose da più punti di vista. Oggetti di uso quotidiano come arnesi da lavoro e strumenti di cucina costituiscono la palestra su cui esercitarsi riflettendo in un dialogo aperto tra studenti e docenza.
Si lavora sull’analisi formale, individuando e restituendo sul foglio le regole geometriche che sottostanno alla complessità delle cose, si lavora sull’analisi funzionale proponendo schemi e storyboard di contesti d’uso, si lavora da un punto di vista semantico, ergonomico e antropometrico ragionando sull’interazione tra uomo e oggetti.
Parte del corso è dedicata alla restituzione dell’oggetto mediante disegno tecnico. Alla fase di schizzo e di rilievo segue la realizzazione di proiezioni ortogonali, sezioni, assonometrie ed esplosi assonometrici.
Il corso si conclude con un workshop di renderizzazione a mano. Attraverso l’uso di matite, pastelli e pantoni lo studente ricerca un proprio linguaggio per esprimersi.
Modalità di esame
L’esame è costituito da una prova ex-tempore e dalla presentazione e discussione dell’esercitazione finale, sintesi di tutte le competenze tecniche, teoriche e pratiche apprese. Al voto finale concorre la valutazione delle esercitazioni elaborate e consegnate settimanalmente.
Bibliografia
Bistagnino, E. (2010). Disegno-Design. Introduzione alla cultura della rappresentazione. Franco Angeli.
Cocchiarella, L. (2009). Fra Disegno e Design: temi, forme, codici, esperienze. Città Studi Edizioni (De Agostini, Utet Università).
Mari, E. (2011). 25 modi per piantare un chiodo. Edizioni Mondadori.
Munari, B. (2018). Da cosa nasce cosa: appunti per una metodologia progettuale. Laterza & Figli Spa.
Norman, D. (2014). La caffettiera del masochista. Psicopatologia degli oggetti quotidiani. Giunti editore SpA.
Pericoli, T. (2014). Pensieri della mano: da una conversazione con Domenico Rosa. Adelphi Edizioni spa.