Workshop 05 – 2016

Workshop 05 – 2016

Dal tessuto al prodotto d’uso. Tradizione, rigenerazione, innovazione a Chefchaouen

Il workshop intende approfondire e sviluppare le possibilità di progettazione di nuove linee di prodotto per il terzo settore a partire dalle fibre naturali in lana della Regione di Tanger – Tétouan nel Nord del Marocco. Alcuni abiti in tessuto di lana di pecora e/o capra, come le tuniche jellaba o gandora rappresentano uno degli elementi culturali identitari dell’artigianato tradizionale di quest’area mediterranea, ma appaiono sempre più come beni da musealizzare, che da usare. Il tema del workshop propone di ripensare e sperimentare con i tessuti tradizionali berberi, prodotti con utilizzi e funzioni che si ibridino con quelli del vestire o se ne distacchino completamente, creando nuove funzioni d’uso o campi di applicazione inaspettati. L’indagine progettuale si colloca nel contesto di un progetto di ricerca applicata multidisciplinare di ripensamento dei processi di filiera locale della Regione, nell’ottica di avviare un Laboratorio progettuale delle economie sociali e solidali a Chefchaouen. Le dinamiche del mercato globalizzato impongono anche in quest’area nordafricana un ripensamento delle strategie, dei sistemi e dei servizi interessati dalla filiera artigianale nelle fasi di finanziamento, produzione, trasformazione, distribuzione e vendita dei prodotti, guardando al design come motore d’innovazione tecnologica, semantica, di linguaggio e di pensiero. Il progetto delle nuove linee di prodotto dovrà considerare come prioritari anche scenari e strumenti di promozione, certificazione e relazione che rappresentino nuovi potenziali canali economici per le locali comunità artigianali e cooperative.

Biografia

Raffaella Brunzin nasce a Venezia, dove si laurea in Architettura. Dal 2005 coniuga l’attività didattica a quella di designer indipendente. Ha collaborato con il Corso di Laurea in Design della Moda dell’Università IUAV di Venezia dove ha insegnato “Materiali e tecnologie del tessuto”.
I suoi manufatti hanno ottenuto riconoscimenti e pubblicazioni e sono in vendita in selezionati negozi italiani. Nel 2006 ha co-fondato Manos, una rassegna temporanea e indipendente ideata per presentare e vendere oggetti di design auto-prodotto. Nel 2010 ha ideato e coordinato il progetto “Design in Gabbia”, un progetto finanziato dalla Regione Veneto e che ha visto coinvolti alcuni detenuti della Casa Circondariale maschile di Santa Maria Maggiore di Venezia. Nel 2012 ha ideato e tenuto dei workshop in Finlandia nell’ambito di Helsinki World Design Capital. Recentemente ha preso parte al progetto “Open Design Italia Factory” in collaborazione con CNA Vicenza, una collezione di oggetti che mette in rete designer e artigiani. Attualmente lavora come designer indipendente, come docente e coordinatrice didattica allo IED di Venezia.

Credits