Corso di Laurea Triennale in Design
Docente
Donatello D’Angelo
Collaboratore
Emanuele Lumini
Obiettivi
Il laboratorio si propone di condurre lo studente, approfondendo aspetti teorici, tecnici e metodologici della disciplina, verso la realizzazione di due progetti. Con “Tipi geometrici”, gli studenti si cimenteranno con la realizzazione di un personale carattere tipografico display mentre, con “ImagiNations”, saranno invitati a creare sistemi di identità visive per territori sui generis, ovvero le micronazioni esistenti e sparse per il mondo.
Descrizione
I principali temi trattati durante le lezioni frontali saranno i seguenti.
Tipografia
Verrà introdotto il processo di costruzione ed organizzazione di un messaggio visivo attraverso l’uso del carattere tipografico. Durante il corso verranno affrontati i temi dell’anatomia del carattere così come gli stili e la sua evoluzione nelle varie epoche, dall’invenzione della stampa a fino alle sperimentazioni contemporanee.
Munari docet
A poco più di cinquant’anni dall’esperienza di Bruno Munari alla Harvard University, ripercorreremo il suo contributo alla metodologia didattica, verificando e aggiornando contenuti ed esperienze. Seguendo quanto raccontato e teorizzato nel suo Design e comunicazione visiva, oltre alle basi del design, indagheremo il concetto di coerenza formale ma soprattutto cosa vuol dire – rispetto al 1967 – innovazione, non solo rapportata ai linguaggi visivi, ma all’utilizzo degli strumenti più moderni.
Identità dei luoghi
Il luogo abitato – e frequentato dall’uomo – e il rapporto con sistemi di comunicazione, sarà il tema di approfondimento della seconda parte del corso. Verranno indagate tutte le forme visive spontanee o progettate – dalle identità territoriali alla grafica vernacolare, dal city branding alla comunicazione ambientale – che in varie epoche e contesti hanno rivelato la stretta relazione tra segni grafici e le identità dei luoghi.
Modalità di esame
Sono previste periodiche esercitazioni tese a verificare sia la predisposizione all’applicazione del metodo, sia l’acquisizione delle nozioni necessarie per la costruzione di sistemi grafici di varia complessità.
La valutazione complessiva dipenderà dalla qualità dei lavori svolti durante il corso, dalla partecipazione alle attività in aula, dalla puntualità nella consegna degli esercizi oltre che dalla prova d’esame finale che verificherà il livello di acquisizione degli argomenti trattati a lezione e della bibliografia obbligatoria, nonché l’esposizione alla commissione del lavoro progettuale finale di gruppo.
Bibliografia
- Ambrose, G., & Harris, P. (2017). Il manuale del graphic design. Progettazione e produzione. Zanichelli.
- Garfield, S. (2012). Sei proprio il mio typo. La vita segreta delle font. Ponte alle Grazie.
- Hustwit, G. (Director). (2007). Helvetica: A documentary film [Film]. Plexifilm.
- Hochuli, J. (2018). Il dettaglio in tipografia: Un’analisi breve e concisa delle questioni che riguardano la leggibilità dei testi. Lazy Dog.
- Munari, B. (2018). Da cosa nasce cosa: Appunti per una metodologia progettuale (8th ed.). Laterza.
- Munari, B. (2018). Design e comunicazione visiva: Contributo a una metodologia didattica (8th ed.). Laterza.
- Munari, B. (2018). Fantasia: Invenzione, creatività e immaginazione nelle comunicazioni visive (8th ed.). Laterza.
- Oakes, B. (Director). (2019). Abstract: The Art of Design: Jonathan Hoefler: Typeface Design [Film]. RadicalMedia.
- Press, R. (Director). (2017). Abstract: The Art of Design: Paula Scher: Graphic Design [Film]. RadicalMedia.