FIREFLY

Mente e corpo, forma e funzione: il binomio progettuale ideale di Firefly.

La funzione di questa maschera per evacuazione è “proteggere” gli organi sensoriali e l’apparato respiratorio in una situazione catastrofica di emergenza, salvaguardando allo stesso tempo il delicato equilibrio psico-mentale di chi la indossa. Il nome Firefly (lucciola) ne descive la visibilità attiva e passiva e l’ideale di aggregazione ed unità che essa ricerca; ma anche energia e speranza (scelta cromatica: arancione).

Firefly è composta da:

1) un facciale strutturale in silicone elastomerico termoindurentead alta trasparenza

2) 2 filtri combinati AX2E2P3 contenuti in un involucro di polipropilene ad incastro snap-fit, con rifiniture fluorescenti arancioni

3) un esalatore in polipropilene arancione fluorescente con valvola in silicone

4) un lightstick monouso chemiofluorescente arancione

5) una fascia catarifrangente in tessuto gross grain 100% poliestere e tessuto rifrangente 100% poliammide

Altre informazioni

La vision del progetto è quella secondo cui gli spazi affollati che circondano l’individuo nel vivere quotidiano, mettono a disposizione di quest’ultimo un oggetto in grado di salvargli la vita nell’eventuale manifestazione di un evento disastroso che renda l’aria non respirabile. La vision di Firefly, quindi, pone l’uomo, inteso come insieme perfetto di mente e corpo, nelle condizioni di mantenere il pieno controllo di sé e degli eventi, senza farsi sopraffare dal panico e dal caos. Questo anche grazie al mettere l’individuo in relazione al gruppo (unita’ luminosa delle maschere) e creare cooperazione e lavoro di squadra per fronteggiare l’ostilità comune.

Questo presuppone una produzione su grande scala e quindi un contenimento dei costi notevole (considerando che Firefly mira alla salvaguardia dell’individuo in condizioni estreme). Su una produzione di 100.000 unità, il costo di produzione compreso di ammortamento dei metodi di produzione, è stato calcolato pari a 5,10 euro.