UNIRSM Design Persone Claudio Gambardella

Claudio Gambardella

Docente a contratto

Docente

Orario di ricevimento

Venerdì mattina su MICROSOFT TEAMS dalle 09:00 alle 11:00

Profilo biografico

Claudio Gambardella, architetto, designer e ADI member, è stato Professore Ordinario di Disegno Industriale presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.

È componente del Comitato Scientifico di SYMBOLA Fondazione per le Qualità Italiane e, in sua rappresentanza, è membro dell’Advisory Board del Dottorato di Interesse Nazionale in “Design per il Made in Italy: identità, innovazione e sostenibilità”.

Già Principal Investigator del progetto PRIN/Bando 2022, The Design System in the Southern Italy territories. Design and Craftsmanship of excellence for the Made in Italy development and the engagement of local knowledge (DeinSIte), finanziato nel 2023 dal MUR, è attualmente Consulente Scientifico dell’Università degli Studi di Firenze.

Il principale filone di ricerca, a cui lavora da circa 40 anni, riguarda la valorizzazione di quel design che riesce a dialogare con le migliori forme di artigianato locale per lo sviluppo di quello che definisce “Handmade in Italy”, il nome della Commissione Tematica ADI che ha fondato nel 2017 e che da allora coordina.

È stato recentemente nominato Presidente dell’International Study Center “Design HandMade in … ®”, con sede di rappresentanza presso il Museo PLART di Napoli.

Interessi di ricerca

Da anni sta lavorando a due filoni di ricerca diversi e complementari, collegati tra loro nei due principali momenti del suo impegno accademico, da ricercatore nel S.S.D. ICAR/16 a Professore Associato nel S.S.D. ICAR/13: i musei d’impresa e il design nelle sue interazioni con l’artigianato, temi sfociati in progetti di ricerca in seno alla Seconda Università di Napoli e alla Vanvitelli, il «Sistema Museale Regionale del Design e delle Arti Applicate» pensato per lo sviluppo locale (2002), il «Museo Temporaneo d’Impresa» a Pompei, e nella recente elaborazione teorica dell’Handmade in Italy, con libri, articoli, partecipazioni a convegni, lezioni in Italia e all’estero, supportata dalla istituzione di una specifica Commissione Tematica ADI, da lui fondata e coordinata (2017).

La lunga esperienza di allievo e poi di collaboratore di Riccardo Dalisi, per 11 anni alla Federico II, lo ha avvicinato, nella stagione del RADICAL, al lavoro con gli artigiani di Napoli. In particolare, la partecipazione a mostre, a partire dal lontano 1982 con «Vivere Architettando» a Milano, e a quelle successive «l’Onda del Sud?» (Bari, 1985), curata da Enrico Crispolti con il contributo critico di Branzi, Mendini e Dalisi, e «Tic Tac: orologi monumento nel design», curata da Mendini (Bari, 1986), lo portano a progettare da subito piccoli arredi e oggetti, intraprendendo contestualmente un’attività di redattore per DOMUS, MODO e INTERNI. La successiva collaborazione con Almerico de Angelis, promotore delle «Giornate Napoletane del Design» (1990-1998) e poi direttore di MODO, gli offrono la possibilità di stabilire relazioni con aziende di design e i negozi di arredamento napoletani che ospitavano di frequente, nei loro spazi, mostre e incontri con la partecipazione di progettisti come Gaetano Pesce, Mendini, Enzo Mari, Branzi. La partecipazione a PRIN e ad un progetto FISR, anche in qualità di principale investigator, con la collaborazione di colleghi della Vanvitelli e di altri atenei italiani, consolida e unifica i due filoni di ricerca in un unico progetto per il Sud e il Mediterraneo (Summer School del 2013).