UNIRSM Design News workshops modellistica + ceramica

workshops modellistica + ceramica

workshops modellistica + ceramica

 

Nell’ambito delle attività seminariali del Corso di Laurea in Design Industriale dell’ Università della Repubblica di San Marino, si è organizzato un progetto congiunto fra il laboratorio di modellistica ed il laboratorio di ceramica, con l’obiettivo di integrarne le attività.

L’intenzione è stata quella di organizzare un iter didattico i cui risultati testimoniassero il suo sviluppo attraverso due discipline pratiche, le quali solo collaborando, possono dare ad uno studente, il senso generale dei processi che portano all’esistenza di un oggetto in ceramica.

Un semplice tema progettuale ha fatto da guida agli aspetti più laboratoriali:

oggetti d’uso realizzati con il metodo dello slip casting o colaggio.

Tecnica scelta perché si svincola dallo stereotipo dell’argilla come materia da manipolare, essendo in questo caso liquida, e per introdurre un concetto imprescindibile nell’industrial design: la serialità.

 

LAB M:

Ragionando sugli oggetti d’uso si è voluto assegnare alle molteplici funzioni proposte dagli studenti, le forme principali della geometria solida (cubo, piramide, parallelepipedo, cilindro, cono, prisma) lavorando su di esse con tagli, raccordi, smussi, fori ed altre operazioni che avrebbero portato ad una definizione parziale dell’oggetto, pensando di aggiungere poi, nel laboratorio di ceramica, quel tanto di progettualità in più per definirlo completamente.

Solo quando si fa esperienza diretta di un materiale, quando lo si ha “per le mani”, si possono avere le ragioni sufficienti per trasformarlo: questa prima regola ci è sembrata la più urgente da trasmettere durante gli workshops.

Nel laboratorio di modellistica gli studenti hanno realizzato, in legno di tiglio e noce, quelle geometrie che alludevano a funzioni specifiche, costituendo sia un alfabeto formale che funzionale alle necessità dello stampaggio in gesso.

Gli oggetti, e il piccolo racconto progettuale che ognuno si portava dietro, sono passati infine al laboratorio di ceramica.

 

LAB C:

A partire da tali solidi complessi, derivati dall’alterazione di forme geometriche pure, l’esercizio proposto agli studenti è stato quello di tradurre in funzione le forme da loro realizzate.

Si è quindi lavorato in maniera sperimentale, immaginando il significato più congeniale da attribuire ad un oggetto esistente, piuttosto che operare il canonico processo di progettare una forma che rispondesse ad una funzione.

Alcune dei solidi contenevano già in sé una suggestione abbastanza forte da rendere naturale il processo di attribuzione di una funzione specifica, mentre per altri meno connotati la sperimentazione è stata totale.

Gli studenti hanno poi acquisito una competenza “sul campo” nella tecnica dello slip casting o colaggio, affrontando personalmente tutte le fasi della produzione dell’oggetto finito. Ne sono risultati dei prototipi che hanno tutte le caratteristiche per diventare degli oggetti seriali.

Il valore didattico di questa esperienza consiste massimamente nell’aver dato agli studenti la possibilità di gestire personalmente tutto il processo creativo di un prodotto, a partire dalla sua ideazione, fino a seguirne nei dettagli tutte le fasi rea­lizzative, simulando in laboratorio un reale processo produttivo industriale.