Visual Food 2.0

Visual Food 2.0

Piattaforma open source di graphic design e biodiversità visiva

Anno

2014

Studente / studentessa

Marco Fabbri

Tipo

Tesi

Tag

thesis

open source

graphic design

Corso di laurea

Triennale

Gli alimenti oltre al sapore, sono pieni di simbologie. Come la sostanza si assimila al nostro corpo, con esso anche i valori più astratti diventano parte di noi, modellando i nostri piaceri e perfino la nostra cultura. Noi siamo quello che mangiamo. (Ludwig Feuerbach). Definire ciò che ci circonda significa definire noi stessi. La biodiversità visiva riguarda le proprietà fisiche di un prodotto. Essa agevola l’identificazione della merce mediante l’estetica. Se tutti i prodotti fossero uguali, avremmo immagini simili ed indistinguibili, la biodiversità visiva sarebbe rimpiazzata dalla cecità. Esaminare le proprietà fisiche e visive della natura è compito dei creativi per stabilire nuove leggi di rappresentazione e di creazione di nuove forme. Il fine è giustificato dalla soffocante pressione dell’inganno commerciale scovabile solamente dagli occhi più attenti. Osservare i particolari è l’essenza del progetto. Il forte interesse per la comunicazione visiva porta a definire Visual Food 2.0: una libreria visiva open source dedicata all’interpretazioni grafiche della natura. Questa possiede le forme più primitive della comunicazione, è la speranza nascosta del [dal] mondo, l’armonia nella proporzione. Visual Food 2.0 è una piattaforma open source dove il cibo viene trasformato in gusto artistico e figurativo: mangiabile attraverso l’uso della vista ed assaporabile solamente con gli occhi. Qui, i creativi diventano interpreti del linguaggio del cibo e partecipano postando elaborati visivi realizzati con qualunque tecnica rappresentativa. I progettisti possono successivamente pubblicare, stampare e vendere le proprie rappresentazioni per incentivare la ricerca nella biodiversità visiva. Le rappresentazioni e le fotografie si prestano come catalogazione visiva di dieci ortaggi selezionati. Ciascuno di essi offre sei fotografie e sei interpretazioni grafiche personali con l’utilizzo di sole forme semplici. L’analisi è stata condotta interamente in bianco e nero per far risaltare le forme della natura.