ESPOSTO IL PROGETTO DEL GRUPPO 4 – UNIRSM
degli studenti Massimo Cusentino, Elena Giannini, Ledio Karoqja, Stefano Macalli, Francesco Mancuso, Giuseppe Varasano.
Risultato di grande prestigio per l’Università di San Marino.
I progetti vincenti e quelli meritevoli di menzione, selezionati nel concorso SIMBIOSI indetto dalla De’ Longhi, verranno esposti dal 21 al 26 novembre 2017 al MUDEC di Milano.
il 20 novembre 2017 alle ore 11:00 presso il MUDEC di Milano si terranno la conferenza stampa e un rinfresco per l’inaugurazione della mostra dedicata ai lavori degli studenti selezionati nell’ambito del progetto Simbiosi.
In quella occasione verranno annunciati i nomi dei vincitori del concorso.
Ha partecipato al concorso anche la studentessa della Magistrale Elena Cavallin.
Il prof. Riccardo Varini ha coordinato e guidato la partecipazione dell’Università di San Marino.
A giudicare i progetti è stata chiamata una giuria d’eccezione composta 6 membri, autorevoli esponenti del mondo della cultura, del design, dell’arte e del giornalismo e presieduta da Fabio De’Longhi.
Ai primi 3 classificati De’Longhi offre un premio in denaro (valore complessivo 7.000,00€) e la possibilità, per i più meritevoli tra tutti i partecipanti, di realizzare uno stage, regolarmente retribuito, presso l’Azienda nel centro di ricerca stilistica & design.
L’esposizione conclude il contest, con i prototipi realizzati dalla De’Longhi.
PROGETTO SIMBIOSI
CONFERENZA STAMPA
PROGETTI VINCENTI E MERITEVOLI DI MENZIONE
20 novembre 2017 ore 11:00
MOSTRA PROGETTI VINCENTI E MERITEVOLI DI MENZIONE
dal 21 al 26 novembre 2017
Museo MUDEC
Via Tortona, 56, 20144 Milano
De’Longhi, Azienda leader nella produzione di macchine da caffè e piccoli elettrodomestici da cucina e per la cura della casa ha promosso il Progetto Simbiosi: contest per studenti di Istituti, Atenei ed Accademie di design volto alla valorizzazione delle eccellenze del Made in Italy e alla sensibilizzazione dei giovani attraverso la ricerca e la sperimentazione per stimolarne la creatività e avvicinarli alle culture artigianali ed eccellenze manifatturiere del territorio italiano.
“La forza di un’Azienda come la nostra – afferma Fabio De’Longhi, Amministratore Delegato De’Longhi – risiede nella voglia quotidiana di migliorarsi, andare avanti, rischiare, affrontare nuove sfide e accettare i cambiamenti. Da sempre De’Longhi crede nella ricerca e sperimentazione, in particolare nell’ambito progettuale, come fonti per la creazione di prodotti unici che possano esprimere eleganza e design. Per questo motivo, e credendo fortemente nell’apporto innovativo e contemporaneo che i giovani possono portare, abbiamo pensato di realizzare il Progetto Simbiosi.”
A partire da Novembre 2016 è stato chiesto agli studenti di alcuni tra i più importanti ed accreditati Istituti, Atenei ed Accademie di design italiani di concorrere alla configurazione di nuovi prodotti o al restyling di prodotti già esistenti, proponendo alternative estetico/formali, di utilizzo, di materiali e di fruizione, di alcuni tra gli oggetti d’uso domestico più utilizzati in cucina: dalle macchine per caffè (manuali o superautomatiche) ai bollitori, dai toaster ai montalatte, senza escludere tutti gli accessori ad essi correlati come tazzine, lattiere, ecc.
“Abbiamo scelto di focalizzare il Progetto Simbiosi sul mondo del caffè – dichiara Vladimiro Carminati, Country Director Italy De’Longhi – perché è la nostra punta di diamante, non solo in Italia ma anche nel Mondo. Le nostre macchine da caffè rappresentano, infatti, tutti i valori del marchio De’Longhi – innovazione, cultura, capacità manifatturiera, lusso e tencologia – che ci hanno permesso in pochi anni di diventare leader di mercato in questo settore.”
Il Progetto Simbiosi ha coinvolto 10 Istituti, Atenei e Accademie di design e architettura italiane (Politecnico di Milano e di Torino, le Università di Palermo, Napoli e Genova, La Sapienza di Roma, Accademia Belle Arti di Verona, IED di Venezia, Università di S. Marino / Università IUAV, ISIA di Firenze) che, da novembre, hanno ospitato un percorso itinerante realizzato da un pool di professionisti dell’azienda De’Longhi che, in un rapporto di corrispondenza simbiotica, ha incontrato gli studenti che hanno partecipato al contest per trasmettere loro la propria cultura industriale e i saperi culturali ed artigianali del territorio veneto.
“Il Progetto Simbiosi – dichiara Giacomo Borin, Responsabile Centro Stile De’Longhi – ha in sé un valore etico e vuole rappresentar la sensibilità dell’Azienda nei confronti dei giovani e del territorio. Siamo convinti – prosegue Borin – che il design debba farsi interprete della ricucitura di quelle fratture che si sono prodotte nei passaggi epocali tra le tecniche artigianali e la necessaria ed indispensabile implementazione tecnologica, con a volte persino il rifiuto della memoria di esperienze storiche e locali. De’Longhi tramite Simbiosi, vuole proprio sensibilizzare i giovani alla conservazione dei valori, perchéle aziende italiane devono avere anche un ruolo di responsabilità nei confronti del territorio. La capacità di lavorare i metalli, tipica della tradizione artigiana veneta, ad esempio, si è naturalmente mescolata ad una nuova cultura commerciale rivolta al business, con logiche di volume e serie, ma non dovrà mai essere dimenticata.
Mudec Museum of Cultures
2015 / brand identity
The visual identity of the MUDEC, Museum of Cultures, designed by studio FM milano practice has been built on the contaminations and grafts from all the cultures that make up the mosaic of the history of the world. Beginning with the brand, the “M” zoomorphic initial letter of MUDEC and Museum, which recombines an infinite number of times with the accents, signs and peculiarities of the alphabets produced by every people.
www.mudec.it
Museo delle Culture (Museum of Cultures), or MUDEC, is one of the latest additions to the museum landscape of Milan. It is located in the Tortona area, one of the city’s trendiest districts that emerged recently and became a very hot spot during Milan’s Design Week.
Mudec is a centre dedicated to interdisciplinary research on the cultures of the world, and focuses on the relationship of these cultures with the city of Milan. The focus point of this cultural journey is the permanent exhibition, where the municipal collections of ethnographic material are displayed.
The geographical origin of the works includes the Middle and Far East, South and Central America, West and Central Africa, and some items of Southeast Asia and Oceania. Mudec hosts also a library, wich counts more than 4,000 titles and has already become a reference point for the research and studies on non-European Art. Throughout the year the museum organizes and hosts a series of temporary exhibitions devoted to different cultural, anthropology or history topics.
Mudec is worth a visit even though you’re not super passionate about history and artefacts, as the place itself is enchanting.
Designed by British architect Sir David Chipperfield, the museum is built inside the old Ansaldo industrial plant. The disused factories, authentic monuments of industrial archaeology, have been converted into studios, workshops and new creative spaces. The central space of the Museum is formed by a shapeless wall backlit by natural light and sorrounded by columns which follow the amorphus shape of the wall. Walking across this central area of the museum feels like being in a futuristic cathedral in the Milky Way!
In the ground floor reception area you will find also a beautiful design store and a nice bistro where you can enjoy a yummy capuccino.
The Museum also features “Mudec Junior”, a space specially designed for kids, where children too can come into contact with the world’s different cultures through games, multimedia equipment and manual workshops.