UNIRSM Design Eventi Laboratorio CERAMICS OF ITALY / Triennale di Milano

Laboratorio CERAMICS OF ITALY / Triennale di Milano

Inizio

01.05.2015

Fine

10.05.2015

Mostra

Luogo

1 – 10 maggio 2015

Blumer & friends + UNIRSM alla Triennale di Milano

L’intervento degli studenti del terzo anno guidati da Riccardo Blumer e Claudia Bruggi del corso di Disegno Industriale dell’Università degli studi di San Marino alla Triennale di Milano.

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In un grande laboratorio ad ampie superfici ceramiche offerte da 8 aziende del settore, 46 giovani designer dell’Università degli Studi di San Marino, producono “in diretta” miscele e separazioni secondo il processo che precede (come nella ceramica) la fase di cottura, componendo e scomponendo quadri colorati di spezie, semi e sostanze magnifiche del nostro quotidiano alimentare.

Non una mostra quindi, ma un laboratorio aperto alla conoscenza diretta della capacità umana di ricomporre gli elementi in sempre nuove inscindibilità artificiali, sia minerali (ceramica) che alimentari (cibo), nella meraviglia dell’ordine creato da sempre nuovi intrecci caotici. 

Dal 1 al 10 maggio, alla Triennale di Milano, sarà possibile visitare la mostra laboratorio “Ceramics of Italy”, curata da Riccardo Blumer. Un evento che coivolge le aziende del settore, il cui intento è far capire la genesi comune di cibo e ceramica: la terra.

Questa mostra è un laboratorio nel quale si produrranno sperimentalmente trasformazioni di relazione tra materie producendo miscele.  La creatività del produrre nuove inscindibilità è la prima e fondamentale trama che connette ceramica e cibo. La miscela introduce la questione del processo che conduce all’irreversibilità degli atti creativi, in cui determinante è l’ingrediente tempo, unico grande vero elemento intransigente che indica la direzione.

Se il primo obiettivo di Laboratorio Ceramics of Italy è il racconto della meraviglia dei processi di miscela, il secondo è l’irreversibilità che tali fenomeni innescano ed il terzo riguarda la necessità di caos.

La miscela necessita un disordine indotto, di uno stato meccanico di sconvolgimento della posizione tra le parti, attraverso una serie di atti che la cucina ancora lega alla mano: quali sbattere, percuotere o agitare. Queste sono alcune delle condizioni che Luigi Zanzi, nello scritto dedicato alla filosofia dell’evento, descrive fino a toccare la radice della ricerca contemporanea sullo studio dei processi di “auto-organizzazione” tramite transazioni caotiche per cui “nuovi ordini contestuali emergono da tali processi di disordine creativo” offrendoci pensieri espansivi sugli “ordini mutevoli” e i processi non lineari.

La bellezza della miscela è il racconto che ho chiesto di mettere teatralmente in scena attraverso la meccanica delle vibrazioni agli studenti del terzo anno di disegno industriale dell’Università di San Marino, e di riprodurlo per il pubblico.  L’evento, interamente coordinato da Claudia Broggi con Matteo Maggiolo per la grafica, Tommaso Alessandrini e Chiara Blumer per argomenti tecnici specifici, di questo speciale Blumerandfriends, ci permette di continuare la ricerca professionale per operare nella bellezza della materia “nuda” di cui ceramica e cibo sono meravigliosi primigeni e che grazie a Confindustria Ceramica e ad Aldo Colonetti potremo realizzare nel palazzo della Triennale in contemporanea all’apertura dell’Expo Milano 2015.

La mostra è allestita presso la Triennale di Milano, nell’area dell’Impluvium – uno spazio di 190 mq. posto al primo piano, dal 1 al 10 maggio 2015. Il concept della mostra Ceramics of Italy (affidato a Blumerandfriends e con la curatela di Aldo Colonetti) vuole unire – in uno spazio a metà fra cucina e laboratorio – “cibo e ceramica” illustrando, in maniera suggestiva, evocativa ed anche interattiva come i gesti legati all’alimentazione siano da sempre estremamente connessi alla ceramica, materia e luogo in cui il cibo viene cotto e anche fruito.

“La ceramica – afferma il designer Riccardo Blumer – è una materia viva, nasce dalla terra, si trasforma in prodotto ed è presente nei riti alimentari di tutti giorni. Così come le ceramiche, terrecotte, porcellane nascono per composizione di miscele tra terre, allo stesso modo il cucinare è l’atto di selezionare, amalgamare e ricomporre spezie, farine, sementi”. “La mostra – sottolinea Aldo Colonetti – farà vivere in diretta questi diversi percorsi, facendoci scoprire direttamente il significato dell’abbinamento cibo-ceramica”.

Tecnicamente, tre banconi piastrellati saranno le dispense per stoviglierie e contenitori ceramici di alimenti (spezie, sementi, farine, polveri di caffè, cacao, riso etc. legati ai temi dei Cluster di Expo). Il pubblico, coinvolto durante i 10 giorni di apertura della mostra, potrà comporre, utilizzando piatti di ceramica vibranti su supporti magnetici, quadri di colore, ottenuti con i diversi ingredienti alimentari, in continua evoluzione e proiettati in tempo reale sulle pareti dell’Impluvium e in rete, attraverso i social networks.

Sponsor dell’iniziativa sono le aziende italiane produttrici di piastrelle e stoviglie in ceramica che possono fregiarsi del marchio di eccellenza Ceramics of Italy.
“La finalità della mostra – ricorda Emilio Mussini, Presidente della Commissione Attività promozionali e Fiere – è quello di porre in primo piano la ceramica italiana a Milano nel momento in cui si accendono i riflettori a livello internazionale su Expo 2015. Ceramica e cibo sono complementari da sempre: nella trasformazione da “crudo al cotto”, l’obiettivo è mettere al centro il sistema della ricerca e della produzione industriale dell’industria della ceramica italiana e farla dialogare con la cultura del cibo”.

La scelta della location non è casuale: tutti gli spazi espositivi della Triennale saranno occupati dalla mostra culturale ufficiale di Expo “Art & Food”, curata da Germano Celant e con l’allestimento dello Studio Italo Rota. All’interno dello spazio Ceramics of Italy è previsto un programma di eventi durante i 10 giorni di apertura: dopo l’inaugurazione ufficiale il 30 aprile, lo spazio espositivo si trasformerà in un vero e proprio laboratorio nel quale tutto sarà realizzato con prodotti industriali delle aziende italiane, che saranno il terreno di 10 laboratori, aperti a bambini e ragazzi, condotti da altrettanti gruppi di studenti di disegno industriale dell’Università degli Studi dell’Università di San Marino, guidati da Riccardo Blumer lungo un semestre che li vedrà preparare dieci storie attorno a decine di componenti base della cucina.
Non solo una mostra, quindi, ma un’officina di 10 giorni nei quali attori-operatori coinvolti nel gioco raccontano la meraviglia della ceramica.

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