Inizio
25.05.2007
11:00 am
Fine
25.05.2007
1:30 pm
Conferenza
Luogo
Nell’anno del centenario della nascita di Bruno Munari è sembrato doveroso confrontarsi con il tema centrale del suo impegno culturale: il bambino.
Così dopo la pubblicazione del DVD che riproduce una sua affascinante “Lezione di design”, il progetto di una serie di francobolli sul “Compasso d’oro ad ignoti” realizzati dall’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica di San Marino e la conferenza di Marzia Corraini, la più importante editrice di Munari, abbiamo programmato questa nuova iniziativa su uno dei nodi, spesso non risolti, del rapporto design e bambini: le stanze di degenza negli ospedali pediatrici.
Con Design e pediatria avviamo anche il nuovo ciclo di iniziative culturali Confronti per il design che si affianca a Incontri sul design l’ormai consolidato appuntamento mensile con importanti autori delle varie aree del design.
I Confronti per il design vogliono essere delle occasioni di incontro con esperti di settori che, interagendo con le scelte progettuali, possono arricchire la capacità del design di dare risposte concrete a bisogni reali.
In questo primo incontro sono stati invitati pediatri, psicologi, sociologi, e personale sanitario al fine di individuare le potenzialità, e i vincoli, di un intervento progettuale che migliori le condizioni dei bambini nei periodi di degenza ospedaliera.
La giornata su Design e pediatria si collega a due iniziative che il nostro Corso di laurea ha avviato in questo periodo:
1. il concorso “Lo spazio di un sorriso” organizzato in collaborazione con le cooperative sociali Astu che lavora con l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) e la Piero & Gianni del Gruppo Abele di Torino, finalizzato alla progettazione di componenti di arredo per ospedali pediatrici. Concorso riservato ai collaboratori alla didattica del nostro Corso di laurea.
2. il progetto “il baule magico” uno strumento “che faciliti la
narrazione di storie, che fornisca gli spunti per incuriosire o svagare e possa stimolare un eventuale apprendimento informale e divertente di nozioni scientifiche e naturalistiche e, principalmente, funga da accattivante scenario catalizzatore dell’interesse dei piccoli malati, allo scopo di distrarre l’attenzione dalla sofferenza”.
Un progetto avviato da Antonia Caola responsabile Area
comunicazione del Museo Tridentino di Scienze Naturali a cui
collabora un corso del primo anno.