Inizio
06.10.2012
Mostra
Luogo
Mostra sul design finlandese
Mostra sul design finlandese
Sabato 6 ottobre 2012 è stata inaugurata a Venezia, nel suggestivo Spazio Punch, sede dell’ex birreria Dreher, l’esposizione Design Sostenibile dalla Finlandia nell’ambito dell’evento Alla Luce del Nord, che si presenta come una piattaforma aperta per lo scambio di idee fra designer e artisti di Helsinki e Venezia e a scala più grande, fra Finlandia e Italia.
La mostra , che durerà fino al 20 ottobre, è stata progettata e curata da Pekka Harni, architetto e designer premiato nel 2011 con il Finnish Industrial Designer of the Year e dalla designer Yuka Takahashi.
Riccardo Varini e Olga Barmine del Corso di laurea in disegno industriale dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino hanno collaborato all’organizzazione dell’evento. L’iniziativa si inserisce nel World Design Capital Helsinki 2012 Programme. L’intera iniziativa è sostenuta da Università degli Studi della Repubblica di San Marino, Università Iuav di Venezia, Ambasciata della Finlandia a Roma, Comune di Venezia, Consiglio Nazionale Finlandese per le Arti Visive, Ornamo, Artisti e Artigiani di Ss. Cosma e Damiano, Mobel, Alessi, Spiazzi, Hahmo Design Ltd. Hanno contribuito alla realizzazione delle iniziative, tra gli altri: Cecilia Foresi, Fiorella Bulegato, Gaetano di Gregorio, Alberto Bassi, Michele Savorgnano, Raffaella Brunzin, Paola Bonardo, Massimo Barbierato, Ilona Törmikoski, Salla Järvinen, Marika Tesolin, Elina Aalto and Maria Kinnunen – studio From.
I 45 progetti esposti in mostra rappresentano la massima qualità del design sostenibile finlandese, dai gioielli ai mobili e dalle biciclette ai concetti di progettazione urbanistica ambientale. Espongono: Aalto & Aalto, Linda Berghroth, Sirpa Fourastié & Susan Elo, Johanna Gullichsen, Hahmo, Henri Halla-aho, Pekka Harni, Simo Heikkilä, Sanelma Hihnala, Jouko Järvisalo, Inka Kivalo, Seppo Koho, Harri Koskinen, Antti Kotilainen, Hannu Kähönen, Kristiina Lassus, Stefan Lindfors, Samuli Naamanka, Vuokko Nurmesniemi, Anniina Nurmi, Mikko Paakkanen, Pelago, Peruste, Ritva Puotila, Tuula Pöyhönen, Heikki Ruoho, Jukka Setälä, Ilkka Suppanen, Janna Syvänoja, Yuka Takahashi, Petri Vainio e Yrjö Wiherheimo. Tra gli altri segnaliamo i prodotti selezionati per il finnish design awards del 2011 e quelli nati dalla collaborazione tra ALESSI e la designer Kristiina Lassus, art director per alcuni anni della famosa fabbrica italiana.
La mostra si articola in cinque sezioni, corrispondenti ad altrettanti aspetti del design sostenibile: materiali e costruzione – sono stati scelti materiali ecologici, nel migliore dei casi un unico materiale rinnovabile, naturale, atossico e locale, utilizzato in modo razionale ed efficiente: ottenere il massimo dal minimo! metodo e produzione – produzione sostenibile locale, a flusso chiuso di materiale ed energia. Lo scarto è riutilizzato nello stesso ciclo di produzione o da fabbriche vicine, la catena logistica è efficiente per evitare l’inquinamento. trasformabilità e multifunzionalità – una funzionalità aperta permette di utilizzare l’oggetto in modi diversi, in vari ambiti e con varie configurazioni per utenti e utilizzi differenti lungo tutto il ciclo di vita del prodotto. design per una società sostenibile – il progetto può favorire un modo di vivere più sostenibile in un concetto strategico che valorizza la dimensione immateriale del design: la rivalutazione dei comportamenti; la dimensione culturale e sociale del design; il design dei servizi. bellezza sostenibile – un bell’oggetto piacerà all’utente e durerà a lungo perché l’utente si affezionerà e se ne prenderà cura.
Il buon design è insieme funzionale e piacevole alla vista e al tatto. Il buon design è sostenibile quando resiste al tempo e all’uso. Il design sostenibile ricerca il bene per le persone e l’ambiente. Il design sostenibile deve essere semplice, autentico, utile, bello e gioioso. Tutti gli oggetti selezionati per la mostra sono stati progettati seguendo i criteri della sostenibilità. Quasi metà degli oggetti è in produzione, a dimostrazione che la sostenibilità non è soltanto oggetto di dibattito, ma un sogno che si sta realizzando.