UNIRSM Design Eventi Andrea Rauch e Gianni Sinni

Andrea Rauch e Gianni Sinni

Inizio

02.02.2006

Conferenza

Luogo

Sdz. Una comunità della grafica

SocialDesignZine (http://socialdesignzine.aiap.it/sdz) è il quotidiano di informazione in forma di blog dell’Aiap (Associazione italiana progettazione per la comunicazione visiva). Fondata nel 2003 da Mauro Bubbico, Andrea Rauch e Gianni Sinni, Sdz è uno spazio virtuale che ospita notizie e informazioni, segnalazioni, approfondimenti, commenti, documentazione ed è al tempo stesso un forum aperto di discussione nella migliore tradizione dei weblog sul tema della responsabilità dei creativi nei progetti legati a temi sociali.
Non è un caso che l’inizio dell’esperienza di Sdz, ma poi anche tutto lo sviluppo successivo, è legato esplicitamente ad una presa di posizione – quella pacifista – prettamente “politica”. Progettare, anche se “solo” graficamente, significa fare delle scelte politiche – nel senso etimologico di occuparsi della città, dello stato –, e fare delle scelte vuol dire avere coscienza delle conseguenze che derivano dall’esercizio della propria attività.
Per questo chi si occupa di comunicazione visiva non può permettersi di rinchiudersi all’interno del proprio orticello senza gettare alcuno sguardo al di là della siepe. Sdz, con le sue cronache quotidiane, vuol essere un ponte verso il resto del mondo, ed infatti i temi trattati sulle pagine online spaziano dalla tipografica alla comunicazione politica, dall’accessibilità ai fumetti di propaganda, dalla cultura popolare alla comunicazione antagonista, solo per citare le prime cose che vengono in mente.
“Raccontare storie” è forse ciò che meglio definisce la quotidiana attività di Sdz.
Per raccontare storie non c’è bisogno di una adesione ad una scuola di pensiero, di un’appartenza politica, di riconoscimenti accademici. Basta saper vedere con disincanto le cose. La visione che ne viene fuori non sarà mai esaustiva, preconfezionata, autoritaria. Si porge un sapere insieme a tutta la fatica necessaria per interpretarlo. È, in definitiva, la base di una prassi “democratica” resa ancor più evidente dall’agorà dei commenti dei visitatori.
Sdz prende forma ogni giorno di più. Con i suoi oltre 55.000 visitatori unici al mese, Sdz rappresenta probabilmente la più importante esperienza informativa online nel campo della comunicazione visiva italiana. Con i suoi oltre 1000 articoli, sempre accessibili, ai quali si è aggiunta recentemente una sezione Podcast con interviste audio, Sdz costituisce uno strumento di ricerca e approfondimento non convenzionale.
Sdz è una comunità in costruzione e in continua evoluzione. Una collettività pensante che si apre la strada verso un’etica deontologica – minimale e personale – della pratica quotidiana.

SocialDesignZine vol. Uno (LcdEdizioni, euro 38, in vendita online su www.lcd.it/libro/) raccoglie in un volume a stampa, curato da Andrea Rauch e Gianni Sinni, i primi due anni di articoli pubblicati sul blog omonimo o, per essere più precisi, una loro selezione (circa 250 degli oltre 850 messi in rete). Il volume è aperto dalle presentazioni di Mario Piazza, presidente dell’Aiap, di Steven Heller, curatore di Voice e art director del New York Times e di Oliviero Toscani, fotografo e “provocatore” della comunicazione.
Il libro è del tutto complementare alla pubblicazione online con la quale condivide la ricchezza di temi (arrivando a contare 464 pagine con oltre 1100 immagini a corredo) e l’apparato di approfondimento attraverso link, bibliografie, indice analitico e riferimenti incrociati.

Andrea Rauch ha disegnato e progettato immagini per il Festival Internazionale del Teatro di Caracas, il Centre Georges Pompidou, l’Union des Théâtres de l’Europe e loghi per movimenti politici e d’opinione: Greenpeace, Unicef, Mouvement pour la paix, Amnesty International, Ulivo e La Margherita. Tra il 1987 e il 1991 insegna Immagine coordinata e segnaletica al corso di Grafica superiore presso l’Istituto Europeo di Design (IED) di Milano e dal 1994 al 2001 Graphic Design presso il Corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università di Siena. Tiene inoltre corsi e seminari di Graphic Design a Bolzano, Venezia, Parigi, Dublino, Rio de Janeiro, San Paolo. Ha esposto a Pistoia, Siena, Roma, Milano, Caen, Chaumont, Madrid, Pecs, Rio de Janeiro, San Paolo, Caracas, Guadalajara, Barcellona. Il suo operato é stato più volte oggetto di pubblicazioni a livello internazionale e i suoi manifesti sono entrati a far parte delle collezioni del Museum of Modern Art di New York e del Musée de la Publicité del Louvre di Parigi.

Gianni Sinni ha costituito nel 1982 lo studio di comunicazione Lcd sotto la cui sigla è apparsa tutta la sua produzione grafica. È socio AIAP (Associazione italiana progettazione per la comunicazione visiva) dal 1989.
Si occupa di progetti intermediali a stampa, sul web e in video con particolare attenzione
alla sperimentazione e alla ricerca attraverso le nuove tecnologie applicate al visual design.
Coordina le produzioni di animazione 3d dello studio per una delle quali, il film d’animazione Opopomoz di Enzo D’Alò, Lcd ha ricevuto la nomination al David di Donatello 2004 per i “migliori effetti speciali” utilizzati.
Dal 2001 collabora con Mediaset nella realizzazione di sigle televisive e coordinati videografici ed ha appena realizzato, per la stessa società, il nuovo habillage d’antenna dei canali terrestri e satellitari, la nuova immagine coordinata e la vestizione infografica delle sedi.
Recentemente ha realizzato la nuova immagine coordinata del Centro d’arte contemporanea di Prato.
Ha pubblicato i volumi Partiti! Guida alla grafica politica della seconda repubblica (1994) e Grafica Riciclata (1999). Dal 2003 ha promosso e redatto SocialDesignZine (http://socialdesignzine.aiap.it), l’agenzia quotidiana di critica della comunicazione dell’Aiap della quale è appena uscita la raccolta SocialDesignZine Vol. Uno.
Come type designer ha disegnato numerose font, alcune delle quali distribuite internazionalmente e pubblicate su Italic 1.0.
Al Politecnico di Milano ha tenuto il corso “Design delle variabili” e, nell’ultimo anno accademico, è stato fra i curatori del laboratorio di tesi.