Docente a contratto
Docente
Sito web
www.faberhama.comOrario di ricevimento
Mercoledì dalle ore 09:30 alle ore 13:30
Durante lo svolgimento del laboratorio
Profilo biografico
Paola Amabile si laurea nel 2008 presso l’Università di Padova nell’ambito degli Studi Internazionali e delle Scienze Sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace, con una tesi dal titolo: La valorizzazione economica delle risorse naturali nel parco nazionale delle mangrovie del Rio Cacheu in Guinea Bissau. Si perfeziona in Design del prodotto e Comunicazione presso il SID di Padova dove insegna Design del prodotto.
Appassionata di Speculative design e Futures studies, nel 2022 ottiene un Master in Digital design con focus sulla progettazione dell’esperienza digitale human-centered, spaziando dai media digitali all’ambito sociale.
Dal 2011 collabora con Alberto Fabbian nel campo della ricerca e sperimentazione con la materia. Nel 2014 fondano FABERHAMA, studio di design con base ad Amsterdam (Paesi Bassi).
Il loro approccio alla progettazione unisce l’interesse per la sperimentazione con l’attenzione rivolta alla sostenibilità delle produzioni e alla valorizzazione delle tecniche dell’artigianato locale.
Nei loro lavori, utilizzano il progetto collaborativo come punto d’incontro tra diverse conoscenze e strumento di condivisione della cultura del saper fare.
Lo studio indaga le possibili interazioni tra materiali e processi di lavorazione, con l’obiettivo di creare oggetti contemporanei che esaltino le diversità ed esprimano un equilibrio tra innovazione e tradizione.
I loro progetti sono stati selezionati da imprenditori e curatori, tra cui Giulio Cappellini, Lidewij Edelkoort, Elisabeth Leriche.
Il loro lavoro è stato esposto in diversi musei e istituzioni culturali internazionali come The Zuiderzee Museum di Enkhuizen, Triennale Design Museum di Milano, La Venaria Reale di Torino, Het Nieuwe Instituut in Rotterdam.
Nel 2017 sono stati selezionati per partecipare alla 25a Biennale del Design di Lubiana (BIO).
Interessi di ricerca
Progettazione collaborativa, design e territorio, sperimentazione materica, autocostruzione come strumento di dialogo e di intervento nello spazio.